Chi dice Sulmona dice confetti! La produzione del dolce dal cuore di mandorla, il cui inizio risale al XV secolo, è uno degli aspetti caratterizzanti di questa cittadina. Dalla semplice preparazione all'elaborazione artistica, Sulmona si è guadagnata un primato nell'industria confettiera, con ditte secolari, come la Pelino, che vanta riconoscimenti a livello mondiale e a cui si deve l'allestimento del Museo dell'arte e della tecnologia confettiera. Nato nel 1988, il complesso non si limita a celebrare la famiglia fondatrice con statue e ritratti, ma propone una vasta esposizione di macchine antiche, utensili e cimeli rari legati al mondo del confetto. Ma fermarsi a questo sarebbe limitativo. Già oppidum (città fortificata) dei Peligni, popolo italico del I millennio a.C., sovrastata dalle montagne della Majella e del Morrone, Sulmona ha una storia antica che la rende interessante anche dal punto di vista più ampiamente artistico-culturale.
Cuore pulsante della città è Piazza Garibaldi, conosciuta anche come Piazza Maggiore e una delle piazze più grandi d’Italia. E' dominata dal maestoso Fontanone, realizzato nel 1823 e su un lato è delimitata dall’acquedotto fatto realizzare da Manfredi di Svevia nel XIII secolo. In questa piazza si tiene la rievocazione storica di un’antica manifestazione, la Giostra cavalleresca. Stando alle testimonianze di Ercole Ciofano, letterato sulmonese del XV secolo, la giostra cavalleresca aveva luogo due volte all’anno, il 25 marzo e il 15 agosto e contemporaneamente si tenevano anche due importanti fiere. Oggi essa è accompagnata da un ricco programma di eventi a tema cavalleresco in grado di attrarre un grande numero di visitatori occasionali e turisti interessati a conoscere le tradizioni del luogo in cui trascorrono le vacanze.
Vi sono inoltre piccoli gioielli architettonici come il Complesso della Santissima Annunziata, costruito tra il 1565 e il 1590. Il suo campanile è alto ben 65 metri, mentre la realizzazione della chiesa risale al 1320 anche se diversi terremoti hanno fatto sì che dell’originaria costruzione non vi sia rimasta traccia. Oggi ne ammiriamo l’interno ricco di stucchi barocchi e di opere di artisti famosi che vi hanno lavorato tra il 1500 e il 1700. Ancora più indietro nel tempo ha inizio la costruzione della Cattedrale di San Panfilo. Siamo nel 1075 ma anche in questo caso eventi sismici hanno reso obbligatoria la ricostruzione, che ravvisiamo oggi nei rimaneggiamenti in stile gotico e barocco.
La chicca: forse non tutti sanno che qui a Sulmona ebbe i suoi natali il celebre Ovidio, poeta romano al quale in piazza XX settembre è dedicata una statua bronzea su basamento di marmo.
Un antico e suggestivo rito pasquale che si tiene qui a Sulmona durante la Domenica Santa, in Piazza Garibaldi, è la cosiddetta “Madonna che scappa”. Subito dopo la celebrazione della Santa Messa, dinanzi alla folla viene aperto il portale della Chiesa di San Filippo. Dopo che i santi Giovanni e Pietro hanno annunciato la resurrezione del Cristo, la statua della Madonna viene fatta avanzare lentamente verso la piazza. Duante il cammino, dalla statua cade un manto nero rivelando così una veste ricamata in oro. A questo punto si libera in aria un volo di colombi. A Natale, invece, molto suggestivo è il presepe vivente. Davanti alla Chiesa di Santa Maria della Tomba viene allestita la capanna che accoglierà la nascita di Gesù mentre in altre piazze vengono rievocati diversi momenti importanti come l’apparizione dell’Angelo ai pastori e l’episodio di Erode.
Piatti tipici a Sulmona? Certamente c’è l’imbarazzo della scelta perché la cucina abruzzese è una delle più note per la pasta di semola, i legumi tipici (come le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio), i formaggi – caciocavalli, pecorini, caprini e scamorze – e i tradizionalissimi arrosticini.