Su uno sperone roccioso, in provincia di Chieti, sorge uno dei Borghi più belli d’Italia, vale a dire Rocca San Giovanni, piccolo comune che si affaccia sulla tanto nota quanto meravigliosa Costa dei Trabocchi, le antiche macchine da pesca su palafitta, integratesi a tal punto con l’ambiente da rendere armoniosi gli stacchi che creano nel panorama. Del resto queste costruzioni, assumendo col passare degli anni lo status di luoghi di interesse culturale oltre che gastronomico – molte sono diventate caratteristici ristorantini di pesce – richiamano ogni anno un gran numero di turisti che scelgono, proprio per il fascino senza tempo di simili congegni, questo tratto di costa per trascorrere le vacanze. Così, la frazione marina di Rocca San Giovanni, coi suoi trabocchi, vanta quella che può essere definita una delle spiagge più belle d’Abruzzo, costituita da una serie di calette ravvicinate. Se queste differiscono nella sostanza del loro arenile, di ghiaia nei pressi di Punta Torre e del suo omonimo trabocco, di sabbia dorata vicino a Punta del Cavalluccio, caratterizzata quest’ultima anche dalla presenza di un faraglione e di una scogliera alle spalle che regala così una vista da cartolina, ciò che le accomuna è la limpidezza della acque. Non è un caso che la zona sia tra le scelte preferite degli appassionati di snorkeling e che il paese abbia ricevuto nel 2016 le 4 vele di Legambiente.
Ma la bellezza della natura di Rocca San Giovanni non si ferma sulla costa, coinvolgendo anche una frazione come Vallevò, la quale estende il suo territorio, che in fondo può essere raccolto in una mano, dal piccolo porto, grazie a cui si possono gustare piatti a base di pescato locale, ad un entroterra contraddistinto da una serie di avvallamenti, i Fossi, attraversati da torrenti e grotte naturali. La loro caratteristica umidità, consistente e regolare, dà vita ad una lussureggiante vegetazione in cui si possono distinguere pioppi, salici, olmi, ontani neri, della famiglia delle betulle, e farnie, querce centenarie. A tal proposito, di particolare interesse è il fosso delle Farfalle: al confine tra Rocca San Giovanni e San Vito, custodisce bellezze ambientali tutte da scoprire.
Ancora in relazione allo splendore della natura, da visitare è lo Zoo d’Abruzzo, conosciuto anche come area faunistica di Rocca San Giovanni, ovvero un giardino zoologico in cui vi sono un’area dedicata alla fauna africana, e che quindi ospita, tra gli altri, zebre, antilopi e giraffe oltre ad un raro rinoceronte bianco, un’altra che accoglie la fauna del bosco e, di notevole interesse, un’isola dei lemuri. Lo zoo è anche parco divertimenti, con giostre e realizzazioni di spettacoli, e laboratorio didattico attraverso il quale è possibile approfondire temi di biologia e zoologia.
Il centro storico di Rocca San Giovanni, di chiara impronta medievale e segnato da piccoli vicoli, si caratterizza per l’elegante e armoniosa Piazza degli Eroi, una tra le più belle della provincia teatina. Qui sorge la chiesa di San Matteo, in stile romanico, con un interno composto da tre navate suddivise da archi a sesto acuto. Sulla centrale si trova una copertura a capriata in legno. L’interno custodisce una statua lignea della Madonna delle Grazie, risalente al XIX secolo, una tela della Madonna col Bambino, appartenente alla scuola bizantina, e l’affresco dell’Ultima Cena di Amedeo Trivisonno.
Tra i secoli XIV e XV venne aggiunto il campanile, staccato dal complesso parrocchiale, e, nella seconda metà dell’Ottocento, il Palazzo Comunale, di stampo classico, con archi a tutto sesto che, al piano terra costituiscono il porticato, al piano superiore immettono sul balcone con balaustra traforata. All’interno, nella sala consiliare, vi si possono ammirare opere di arte contemporanea, come pitture, sculture e incisioni.
Tra le architetture, merita una menzione Casino Murri, antica residenza colonica, costruita tra Settecento e Ottocento. Composta da una pianta regolare e distribuita su due piani, vede, successivamente all’edificazione, la realizzazione di una cappella privata sul lato ovest. Dal centro storico di Rocca San Giovanni, discendendo lungo il corso, si giunge alla terrazza panoramica da cui si può godere della vista di tutta la valle sottostante, ricca di colture di cereali, agrumi e vigneti.
Infine, a coronamento di una giornata spesa a bearsi di scenari rilassanti e dal sapore antico, naturali e architettonici, si possono costeggiare, in via Abate Odirisio, i resti delle antiche mura della Rocca, in cui domina il ben conservato Torrione dei Filippini. La cinta muraria, in ciottoli di pietra, fu edificata dai Normanni nel 1061 e testimonia l’antica funzione del borgo, posto a difesa dell’abbazia di San Giovanni in Venere, nell’attuale comune di Foccacesia.