Avete mai sentito parlare di Rocca di Mezzo? Se siete amanti della natura, in particolar modo della montagna, e del turismo lento e sostenibile, questo è il posto che fa per voi perché siamo in un delizioso borgo abruzzese, della provincia dell’Aquila, appartenente alla Comunità Montana Sirentina e sede del Parco Regionale del Sirente - Velino. Oggi vi vogliamo far conoscere una festa particolare che si tiene qui a Rocca di Mezzo, espressione profumata e colorata della tradizione popolare antichissima che è arrivata fino a noi: la Festa del Narciso.
Probabilmente non tutti sanno che nel Parco Sirente - Velino, sono state individuate ben 116 specie floristiche e una straordinaria e pregiata diversità di fioriture. E tra gigli rossi, genziane e orchidee sambucine, spunta proprio il narciso selvatico in tutta la sua bellezza e singolarità. Il narciso è un fiore noto per le sua bellezza e per il suo profumo inebriante, tanto è che il suo nome deriva dal greco narkào che significa proprio “stordisco”.
L'evento ha origine nell’immediato dopoguerra, nel 1947, quando dei giovani di Rocca di Mezzo, decisero di organizzare una festa che testimoniasse la voglia di rinascere dopo i traumi lasciati dal conflitto mondiale. Essa piacque a tutta la cittadinanza, che si raccolse intorno al narciso, fiore selvatico che a maggio adorna tutto il paese, elevandolo dunque a simbolo d’identità. Da allora la festa si ripete ogni anno ed è un momento molto atteso da tutta la cittadinanza. Nel corso del tempo si è evoluta, adattandosi alle mutate condizioni sociali e culturali: se qualche decennio fa consisteva in una semplice ma molto suggestiva sfilata di carri guarniti di fiori, oggi è un tripudio scenografico vario e diversificato in cui lo sviluppo tecnologico affianca l'abilità dell'artigianato locale. Ogni anno la festa si arricchisce sempre di più anche se il “cuore” della manifestazione rimane sempre lo spettacolo dei carri. Così l'ultima domenica di maggio, Rocca di Mezzo sfoggia colori e profumi che seducono cittadini e turisti.
Inoltre la festa costituisce un'occasione per visitare un borgo molto suggestivo che, non solo può vantare una natura ricca e incontaminata, ma anche una storia molto antica testimoniata da alcune preesistenze significative come il centro storico medievale, un vero e proprio scrigno composto di viuzze, piazzette e palazzi in pietra, in cui spicca la Chiesa Madre in stile barocco. E tra la sfilata dei carri e una passeggiata nel centro, lasciatevi attrarre anche dalla buona cucina locale. Numerose sono le trattorie e osterie tipiche che offrono prelibati piatti della tradizione che puntano su prodotti “poveri” della montagna ma nutrienti e saporiti come funghi, castagne, carne di cinghiale.
Come arrivare a Rocca di Mezzo. In auto: da nord sulla A14, uscire a Teramo-Giulianova e imboccare lla A24 per Aquila Est, poi proseguire per Rocca di Mezzo; da sud, uscire a Pescara, direzione Roma, uscire quindi a Aielli-Celano e proseguire sulla SS5 verso Rocca di Mezzo. In treno: la stazione più vicina è Avezzano sulla tratta Roma – Pescara. Si prosegue con il bus delle autolinee Arpa.