“L’ospitalità è una delle virtù più comuni agli Abruzzesi in generale ed in particolare agli abitanti de’ paesi alpestri e montagnosi”. Così affermava Francesco Mastriani, scrittore, drammaturgo e giornalista di origini partenopee. Un’espressione che, con raffinatezza ed efficacia, sintetizza un valore importantissimo, quello dell’ospitalità, vero e proprio punto di forza per quei territori che hanno puntato sulla valorizzazione delle identità locali e del patrimonio culturale. E a tal proposito, in Abruzzo non mancano certamente né cordialità né qualità dei servizi turistici atti a valorizzare le proprie risorse culturali. Tra le varie eccellenze che testimoniano la storia e la cultura locale, vi sono moltissimi castelli che meritano di essere ammirati. I castelli piacciono molto perché rievocano la storia, le tradizioni e i costumi delle famiglie nobiliari, senza contare il fascino che esercitano grazie all'aurea fiabesca che li circondano.
A Ortona (provincia di Chieti) troviamo il Castello aragonese, una costruzione quasi a strapiombo sul mar Adriatico, la cui origine risale al 1492. Esso è imponente, trapezoidale, con quattro torri angolari di forma cilindrica. Nel corso dei secoli ha subito diversi rimaneggiamenti e pesanti bombardamenti durante la Seconda Guerra mondiale, ma grazie a sapienti opere di restauro, esso è oggi visitabile con ingresso gratuito, regalando ai visitatori una vista mozzafiato sulla bellissima costa.
Spostiamoci in montagna, sull’Appennino Abruzzese, dove, incastonato tra le alture, troviamo Rocca Calascio. La Rocca prende il nome dal paese di Calascio in provincia di L’Aquila, un paese oggi quasi abbandonato se si considera che conta poco più di 100 abitanti. Ma ciò nulla toglie al fascino del luogo, tanto suggestivo da esser stato scelto come ambientazione del film Lady Hawke, del 1985. La Rocca, definita anche tetto d’Abruzzo per il fatto di essere a quasi 1460 metri s.l.m., ha origini altomedievali, datate intorno all’anno 1000 ed è oggi una delle principali attrazioni del territorio.
Pacentro, in provincia di L’Aquila, piccolo borgo del Parco nazionale della Majella e facente parte della lista dei Borghi più belli d’Italia, conserva Castello Caldora, un edificio costruito tra la fine del Trecento e l’inizio del Quattrocento a cui, nella seconda metà del XV secolo, furono fatti aggiungere, dalla famiglia degli Orsini, ampliamenti come i torrioni circolari. Nel corso degli ultimi decenni il castello ha subito ulteriori modifiche, prima con utilizzo di cemento armato, poi con un'opera di restauro che gli ha restituito l’aspetto originario. Si tratta in ogni caso di un castello importante, il quale, insieme ai castelli di Pettorano, Introdacqua, Anversa, Bugnara, Popoli e Roccacasale, costituiva il sistema difensivo di tutta la Valle Peligna.
In provincia di Chieti, a Roccascalegna, sorge un castello costruito tra XI e XII secolo, eretto dai Longobardi e successivamente migliorato tra il XV e XVI secolo, all’epoca dei conflitti tra Aragonesi e Angioini. Dal castello spicca un belvedere mozzafiato su un suggestivo scorcio della Majella. Un bellissimo borgo, tutto da visitare, Roccascalegna, che conserva alcune chiese interessanti e degli scavi archeologici.
Concludiamo questa fiabesca carrellata con il Castello di Septe, a Mozzagrogna, nel teatino. Incastonato lungo il crinale di uno dei colli che dominano la vallata del fiume Sangro, il castello è oggi stato dichiarato Monumento Nazionale dal Ministero dei Beni Culturali e si presenta come un albergo raffinato e accogliente, dotato di camere confortevoli e arredate in stile classico. Esso inoltre si contraddistingue per la cucina, rielaborazione creativa delle grandi tradizioni culinarie abruzzesi. Un castello dall’antica storia, che si erge su uno sperone roccioso e le cui forti mura dimostrano la sua natura di fortificazione e allo stesso tempo di presidio del feudo che teneva sotto controllo. Che sia per un week end all'insegna del relax o per festeggiare una ricorrenza, esso merita senza dubbio di essere visitato.